A tutta la Comunità Scolastica dell’Istituto Comprensivo “M. Montessori”
Carissimi,
in questi momenti difficili e nella situazione in cui viviamo l’augurio per una serena Pasqua riveste un carattere diverso rispetto a quando la vita scorreva nella sua dimensione naturale. Per questo motivo è complicato trovare le parole per esprimere un augurio che vada oltre il convenevole, lo stereotipato, e che giunga a tutti voi con la totalità delle emozioni che questo tempo, oltre al dolore per coloro che sono stati rapiti dal virus, ci sta offrendo. Tra queste, sicuramente, l’emozione più grande ed intensa è la speranza. Allora che giunga a voi il mio augurio che questa Pasqua, solennità cristiana, diffonda nei cuori la speranza che dopo questa emergenza si potrà vivere in una società migliore, caratterizzata da un vero rispetto per la persona umana, partendo da una semplice stretta di mano. E penso a quante volte l’abbiamo negata a chi non ci è simpatico, al vicino di casa, al collega di lavoro con il quale non c’è sintonia caratteriale, al compagno di classe additato come secchione e leccapiedi dei professori oppure considerato semplicemente “strano”. Quel saluto negato, il pensiero di quella mano tesa mancata e forse rifiutata assume oggi una dimensione sociale devastante, perché in pieno distanziamento sociale, in questa solennità che rappresenta la Pace, non possiamo tornare indietro ed accogliere o poter dare quel saluto, manifestando pentimento anche solo con quel gesto, la mano tesa, calda, aperta. Un gesto che esprime tutto, senza nemmeno dire una parola. Lo possiamo fare virtualmente, certo, anche solo con il pensiero, ma non è la stessa emozione. Allora, in questo turbamento dell’anima, sovviene l’augurio di una speranza che quando “torneremo a dire, fare e baciare, incontrare, abbracciare”, ci si potrà rispettare di più, “amare di più”.
Auguri di cuore a tutti voi.
Giuseppe Reho
DIRIGENTE SCOLASTICO