Messaggio del Dirigente Scolastico a tutti i docenti – 31/03/2020 ore 20:30.

Carissimi,

dopo solo una settimana dall’attivazione della Didattica a distanza ritengo che stiate facendo notevoli sforzi per attuare gli strumenti didattici opportuni per proseguire l’azione didattica in questa nuova e difficile modalità, per garantire quel servizio d’istruzione e formazione ai vostri studenti quale bene fondamentale della vita.

In questo percorso non sono pochi gli ostacoli e le difficoltà. Il vostro lavoro è cambiato, si è aggravato di nuove e maggiori incombenze in modo repentino, senza lasciare il tempo di capire come affrontare determinate situazioni. Ho cercato insieme a voi di semplificare, di rassicurare, di essere comunque presente in tutte le problematiche che si sono presentate. Ho riflettuto e rifletto continuamente sulle azioni da compiere per garantire una vera didattica a distanza che cerchi di garantire un giusto equilibrio tra le esigenze di docenti, studenti e genitori.

La didattica oggi è a distanza. Nella Scuola c’è distanziamento sociale, proprio in quella Istituzione che rappresenta per sua natura l’aggregazione, l’inclusione, la condivisione, la compartecipazione. Forse in questo periodo noi tutti, insieme ai nostri studenti, anche quelli che si sono dimostrati più restii alle regole scolastiche, abbiamo piena consapevolezza di quanto fosse bello andare a scuola, di quanto fosse piacevole stare insieme ed affrontare i piccoli problemi di ogni giorno. Mi piace pensare che anche ai nostri studenti manca un pezzo della loro vita, proprio quella parte che non pensavano sarebbe stata rappresentata da voi docenti. A loro manca il potervi vedere e ascoltare la vostra voce. Qualche studente, magari, si ricorda bene oggi di quel tono di voce che sentiva quotidianamente. E allora sovviene un pensiero nell’immaginare a quanto sarebbe bello poterlo riascoltare ora, proprio adesso, in una pseudo lezione nello schermo di un computer, come “colonna sonora” di un power point, di un video, oppure semplicemente la voce narrante all’interno di uno schermo condiviso sotto forma di presentazione. Poter rivedere o ascoltare dopo più di un mese di interruzione il professore, la maestra, sarebbe un modo, una relazione telematica, capace di far sentire che voi ci siete, che la loro scuola c’è e che non li ha lasciati. Tutto questo potrebbe anche avere una grandiosa ricaduta in termini didattici.

Riconosco le difficoltà, le reticenze, le paure, ma penso che oggi non possiamo sottrarci di fronte ad una scelta importante: quella di superarle e metterci in gioco. Lo dobbiamo non solo per noi stessi, per la nostra funzione di educatori, ma soprattutto nei confronti degli alunni, in particolare modo di quelli delle classi terminali della scuola primaria e secondaria, perché loro sono i più penalizzati.

Non è mia intenzione porre vincoli, obblighi in merito alle video lezioni. Su questo sono stato da subito molto chiaro. Vorrei, invece, che queste parole facessero riflettere e sensibilizzassero le coscienze su quello che è il vostro ruolo, al fine di poter superare ed oltrepassare possibili reticenze che non fanno altro che limitare la vostra grande professionalità, risorsa indispensabile per il nostro Istituto.

Sono orgoglioso di come state procedendo, di ciò che state sperimentando con la piattaforma Classroom. Vi chiedo soltanto di darvi la possibilità di poter osare di più, perché è il segreto della vita.

Vi ringrazio per l’ascolto.

 

Giuseppe Reho

DIRIGENTE SCOLASTICO